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Marco TonoliLe chitarre col pallino

A sedici anni ho messo le mani sulla mia prima chitarra, appassionandomi talmente a questo strumento da pensare che nella mia vita, un giorno, mi sarei costruito una chitarra artigianale.

La passione per il legno me l’ha trasmessa il nonno che lavora l’olivo e pian piano, con molta pazienza, ho cercato d’imparare un mestiere antico e affascinante, il liutaio, dopo 500 anni dal mio più famoso predecessore: Gasparo da Salò…… un’eredità importante nella liuteria bresciana.

Nel 1988 ho frequentato un corso di liuteria a Cremona per la costruzione della chitarra classica e avviato un negozio di strumenti musicali indirizzato soprattutto sulla chitarra professionale, l’assistenza, la riparazione e la “personalizzazione” dello strumento su richiesta del musicista.

Al pensiero d’iniziare una produzione propria intuisco fin da subito che sono davanti ad una scelta: o produrre duplicati di chitarre famose o realizzare qualcosa di nuovo, di esclusivo, uno strumento su misura. Ma, dalle mie parti si dice che per fare qualcosa di particolare serve …..il bernoccolo, cioè il “pallino” . In quel periodo, in seguito alla costruzione di una chitarra classica con cui mi sbizzarrisco nei primi intarsi sulla tastiera, realizzo alcune chitarre elettriche su richiesta cominciando a progettare una forma personale che unisca all’originalità, la praticità di utilizzo, la leggerezza ed alcune novità tecnologiche utili al chitarrista moderno…ma non posso tralasciare il pallino che diventerà il mio simbolo sulla paletta.

Le più particolari tra le chitarre elettriche sono una elettrica-acustica che unisce il suono dei pick-up al suono del ponte piezo ed una chitarra con tre sistemi ed uscite separate: elettrica, acustica e midi. Mi butto nell’avventura della produzione di un violino amplificato intrigante e stravagante, realizzando un 5 corde con tavola in olivo con una piccola cassa di mogano ed un violino a 4 corde senza cassa, in acero, ciliegio e legno di rosa di cui sono molto soddisfatto. Era giunta l’ora di passare alla chitarra acustica. Così, un pomeriggio ho provato a disegnare una forma fuori dai canoni, che fosse slanciata, inusuale ma molto riconoscibile in braccio all’artista, una chitarra particolare, d’impatto …una chitarra da palco: così è nata la TULIP.

L’ho proposta ad un chitarrista professionista della zona che ha accettato di attendere la nascita del primo strumento fatto su misura per lui e di sperimentarlo dal vivo…e la TULIP non mi ha deluso. Nata per essere una chitarra amplificata ha espresso come acustica fin da subito un suono potente e deciso con accenti sorprendenti sui medi e sugli acuti. Ora sono arrivate altre sorelle con alcune differenze nei legni e nelle misure della cassa ma tutte con un particolare in comune……il pallino. Un nuovo piccolo particolare nella liuteria italiana...